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ANSIA E PRESTAZIONE

a cura di dott. Marco Gritti

                               

Le emozioni sono fattori determinanti all'interno di una prestazione sportiva,
sia in senso negativo che in senso positivo, tutto dipende dalla valenza che gli vengono attribuite dall’atleta.
Le emozioni risultanti da una situazione di stress intenso generano uno stato
psicofisico definito ansia.

L’ansia può essere definita come uno stato di vigilanza aumentata
contraddistinta da un’elevata attivazione emotiva (arousal), descritta da Hanin
come una risultante del grado e dell’intensità con cui viene vissuta una
determinata emozione.
E' importante sottolineare che l'ansia, secondo questa visione, non è una
sensazione di per sé negativa, ma anzi ricopre una funzione adattiva
dell'organismo all'ambiente.
In generale infatti, l’ansia permette all’atleta di prepararsi in anticipo ad una
situazione nella quale dovrà affrontare un eventuale “pericolo”, attivando
specifiche risposte psicobiologiche che gli permetteranno di attuare una
strategia per affrontarlo.
Ogni atleta possiede la sua zona ideale di attivazione in cui riesce a
realizzare prestazioni ottimali.
ll livello di attivazione dell'atleta ha un’intensità variabile (influenzato dalle
caratteristiche del compito, dell’individuo e da fattori situazionali) ed è
importante che sia adeguato per poter affrontare efficacemente la gara.
Tuttavia quando le reazioni ansiose sono generalizzate a una serie di
situazioni ‘neutre’ l'ansia travalica i suoi aspetti adattivi, cioè utili, per
acquisire caratteri disfunzionali e dannosi rispetto alla performance.
Definire il tipo di attivazione ottimale in un atleta diventa quindi fondamentale
per poter prevedere l’effetto delle emozioni sulla propria prestazione e
facilitarne la definizione di obiettivi personali a breve, medio e lungo termine e
nei metodi per conseguirli.
Inoltre per aiutare l'atleta a “tarare” in maniera ottimale il suo grado di
attivazione in funzione della performance ci sono strumenti specifici da
utilizzare in base alle singole esigenze e situazioni come tecniche di
rilassamento e di gestione del focus attentivo.


Rapporto tra aumento del livello di attivazione (con relativi stati emotivi correlati)

e prestazione finale.

 

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RISORSE

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