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I Numeri dello Sport

dati CONI - 2017

                               

I dati dell'Istat descrivono come, dal 2013 ad oggi, la cultura degli italiani nei confronti della pratica sportiva sia cambiata. I numeri dei praticanti sono infatti aumentati in maniera considerevole in tutte le fasce d’ età, in entrambi i generi e tutte le regioni, raggiungendo soglie record rispetto alla serie storica rilevata rilevata annualmente dall’Istat.

Mai nel nostro Paese erano stati raggiunti livelli di pratica sportiva così elevati come corso del 2016, infatti rispetto a persone di 3 anni e più che dichiarano di praticare sport con continuità, siamo passati da 10.491.000 del 2001 (19,1 %) a 14.792.000 del 2016 (25,1 %).

Tra i 6 e 10 anni d’età si raggiunge la percentuale più alta di praticanti sportivi in forma continuativa il 59,7% dei bambini è sportivo. Nel biennio 2013-2014 la fascia d’età con più alta percentuale era quella 2014 la fascia d’età con più alta percentuale era quella 2014 la fascia d’età con più alta percentuale era quella 2014 la fascia d’età con più alta percentuale era quella 11 -14 anni.

Persone di 3 anni e più che dichiarano di praticare sport con continuità per fasce d’età giovanili. Anni 2013 -2016:

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A livello territoriale la pratica sportiva è più diffusa al Nord A livello territoriale la pratica sportiva è più diffusa al Nord-Est (30,5%) e nel Nord-Ovest (29%) rispetto al resto del Paese. Nelle regioni Centro Italia la quota di popolazione che pratica attività sportiva è pari a 27,3% mentre al Sud e nelle Isole è, rispettivamente, di 17,5% e 18,9%.

Persone di 3 anni e più che dichiarano di praticare sport con continuità per Regione. Anni 2013-2016 (valori percentuali):

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da evidenziare nel 2016 il 39,2% di italiani che dichiara non praticare alcuna attività fisica o sportiva nel proprio tempo libero, si tratta di oltre 23 milioni di persone che conducono una vita poco attiva.

Rispetto al 2013 la percentuale di sedentari è scesa -2 punti percentuali, in valore assoluto gli inattivi sono circa 1 milione e 70 mila in meno.

Negli ultimi anni la stabilizzazione del tasso di sedentarietà attorno al 39%, in un Paese che però continua progressivamente ad invecchiare (l’indice di vecchiaia passa da 151,4 nel 2013 a 161,4 2016) si può considerare un buon risultato.

Nell’Italia meridionale però, ad eccezione della Sardegna, oltre una persona su due conduce vita sedentaria.

Nel 2016 particolarmente preoccupanti sono i livelli di inattività fisica superiori al 50% rilevati in Sicilia (58,4%), Campania (56,9%), Calabria (58,4%), Molise (52,5%), Puglia (50,6%) e Basilicata (50,4%).

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